Quali sono le pietre che non possono andare in acqua?

Pietre che non possono andare in acqua: scopriamo quali sono e perché è consigliabile mantenerle asciutte.

Le pietre si comportano come una spugna che assorbe le vibrazioni negative quando tutto sembra andare storto nella nostra vita. È chiaro che, dopo un utilizzo significativo, queste vanno depurate e ricaricate. Il metodo più comune per purificare i cristalli include l'utilizzo di fonti idriche: acqua corrente, fiumi, mari, laghi, ruscelli…

Pulire le pietre con l’acqua non è un’operazione così complessa come si potrebbe credere. Tuttavia le operazioni andrebbero eseguite con accortezza o in alcuni casi addirittura evitate per scongiurare il peggio (colori spenti, ruggine, o perfino dissoluzione totale del cristallo).

Nello specifico, bisogna verificare quali sono le pietre che non possono andare in acqua e agire di conseguenza. Approfondiamo il tema nei passaggi successivi.

1.Pietre che non possono andare in acqua secondo la scala di Mohs

Hai mai sentito parlare della scala di durezza di Mohs? Viene utilizzata in mineralogia ed ha lo scopo di valutare la durezza dei minerali, su una scala che va da 1 a 10. Detto in parole povere, più è duro il minerale, più alto sarà il suo collocamento nella scala.

Questo metodo è rilevante per non sbagliare il processo di pulizia del cristallo poiché più è morbido il materiale, più è probabile che questo si danneggerà entrando a contatto con l’acqua.

I cristalli sensibili all’acqua sono tutti quelli che trovano collocazione al di sotto del 5.

Tenendo conto di questo criterio empirico, le pietre che non possono andare in acqua sono:

  • Gesso
  • Talco
  • Ambra
  • Selenite
  • Corallo
  • Lepidolite
  • Perla
  • Fluorite

2.Cristalli che non amano l’acqua, nonostante l’elevato grado di durezza

La scala di Mohs non è l’unico fattore di cui tenere conto per determinare quali sono le pietre che non possono andare in acqua.  

Alcuni cristalli, nonostante vengano collocati nelle “posizioni” più alte, si danneggeranno comunque se lasciati in immersione per lunghi periodi di tempo. Di seguito elenchiamo le pietre più dure che non dovrebbero essere esposte all'acqua o lasciate in ambienti umidi.

2.1 Giada

giada-pietra

La giada ha una durezza di 6,5 - 7 e in linea di massima, può essere pulita sotto l'acqua corrente. Tuttavia, vanno evitate le immersioni prolungate poiché una delle caratteristiche tipiche di questa pietra è la sensibilità.

Allo stesso tempo, per non rischiare di rovinare il cristallo, è consigliabile impiegare acqua priva di cloro o altri prodotti chimici. Chi più chi meno, quasi tutti i cristalli assorbono facilmente tutti quegli acidi aggressivi, quindi il consiglio è di moderare l’uso dei detergenti commerciali.

È concesso pulire la giada sotto l’acqua corrente per qualche minuto, a patto che al termine dell’operazione la pietra venga asciugata per bene mediante l’impiego di un panno leggero.

2.2 Magnetite

La magnetite ha un valore compreso tra 5,5 - 6,5 sulla scala di durezza di Mohs; ciononostante non dovrebbe mai entrare in contatto con fonti idriche. La motivazione è molto semplice: questo cristallo è composto prevalentemente da ferro e metallo, entrambi materiali soggetti ad arrugginirsi se esposti all’acqua. 

Per pulire la magnetite si può ricorrere all’uso di un panno asciutto o comunque poco inumidito. Sul piano purificatorio è molto indicato il metodo del sole, ossia è possibile lasciare il cristallo sotto il sole per potenziare al massimo le sue frequenze energetiche. A scopo preventivo, l’unica accortezza è di evitare le ore più calde.

2.3 Ematite

ematite-pietra

Non è consigliabile bagnare l’ematite per le stesse identiche ragioni indicate sopra. Ma quindi come è possibile pulire l’ematite? Anche in questo caso è meglio spolverare con un panno asciutto o umido, mentre si può ricorrere al metodo della luna per rafforzare il cristallo dal punto di vista energetico.

Lasciare l’ematite sul davanzale, sotto gli influssi di una luna piena o crescente, è la cosa migliore. La pietra sfrutterà le forze cosmiche e naturali per liberarsi dalle energie assorbite e risplendere energicamente.

3.Pietre che si possono purificare con l’acqua 

Allo stesso modo è importante conoscere i nomi delle pietre amiche dell’acqua. Ecco una lista esaustiva: 

  • Occhio di tigre
  • Ametista
  • Quarzo
  • Pietra di Luna
  • Avventurina
  • Agata
  • Citrino
  • Diaspro
  • Corniola

N.B. Tutti i cristalli appartenenti alla famiglia dei quarzi sono sicuri da pulire in acqua, come il quarzo fumé, il quarzo rosa, il quarzo citrino, il quarzo rutilato e così via.  

Per una purificazione ottimale si può ricorrere tranquillamente all’acqua del rubinetto. Tuttavia, per ottenere risultati ancora più soddisfacenti, è possibile impiegare l’acqua salata del mare o dell’oceano.

Questo metodo è uno dei più potenti in assoluto: il sale, infatti, ha la straordinaria capacità di assorbire COMPLETAMENTE tutte le energie nocive. Occhio alle pietre che patiscono il sale, come l’ematite, la calcite, l’azzurrite, la crisocolla e l’opale.